Condottiero francese, detto "il Gran Condé". Fu il
personaggio più celebre della famiglia e uno dei più capaci e
valorosi capitani del XVII sec. Ricevette una solida cultura umanistica dai
gesuiti, presso i quali compì i suoi studi. Nel 1638 venne nominato
governatore della Borgogna e sposò Clara Clemenza di Maillé,
nipote del cardinale Richelieu. La sua carriera militare iniziò
nell'ultima fase della guerra dei Trent'anni con l'assedio di Arras e già
tre anni dopo ebbe il comando dell'esercito francese nei Paesi Bassi e
batté gli Spagnoli nella grande battaglia di Rocroi. Altre vittorie
militari conseguì contro gli imperiali a Friburgo (1644) e a
Nördlingen (1645). La pace di Vestfalia segnò una sosta della sua
attività militare; rientrato a Parigi, partecipò alla prima e alla
seconda Fronda come avversario del cardinale Mazzarino. Fu imprigionato e nel
1651, riottenuta la libertà, si mise a capo di una nuova Fronda, ma,
rimasto solo, dovette riparare in Spagna, dove venne nominato generalissimo. Il
parlamento di Parigi lo dichiarò traditore della patria e lo
condannò a morte. Tuttavia, la pace dei Pirenei (1659) gli permise di
tornare in Francia, dove, reintegrato nel suo grado, riportò ancora
notevoli successi militari, conquistando la Franca Contea (1668) e nella guerra
contro l'Olanda (1672); l'ultima sua impresa militare fu quella compiuta
difendendo l'Alsazia dalla minacciata invasione delle truppe del Montecuccoli,
al servizio degli Asburgo (1675) (Parigi 1621 - Fontainebleau
1686).